La prenotazione di un pernottamento nelle basi scout si effettua tramite la compilazione di un modulo. É un metodo semplice per raccogliere le informazioni, e mettere in contatto chi gestisce le prenotazioni con chi desidera effettuare un'uscita o una route in val Codera. Prima di compilare il modulo è bene verificare lo stato di occupazione della base nel periodo prescelto, potrebbe essere già occupata da altri. Le prenotazioni per le routes di un anno si aprono il 1 di aprile.
Oltre ai dati anagrafici (gruppo, regione, ...) ed ai dati di contatto del richiedente (tipicamente una ragazza o un ragazzo della Pattuglia Logistica) e di un capo del gruppo il modulo permette di raccogliere le date dei pernottamenti, la base interessata (o il percorso in caso di route) e l'indicazione se sarà presente un A.E. (per poter pianificare eventuali servizi religiosi in valle). Il campo Note permette di aggiungere informazioni che caratterizzano il guppo richiedente: la consuetudine a uscite di cammino sui monti, il progetto che porta alla val Codera, tutte le informazioni che possono chiarire la competenza e motivazione per un'uscita o route in val Codera.
Queste informazioni sono necessarie per poter governare la grande quantità di richieste, che superano la capienza delle basi in tutti i periodi dell'anno.
Sulla base di queste informazioni i custodi contatteranno il richiedente per approfondire la conoscenza e discutere il percorso previsto e le date. A volte per facilitare ed estendere il più possibile la presenza potrà capitare di chiedere modifiche al percorso o alle date di passaggio in alcune tappe. La route o l'uscita devono essere un'esperienza forte per i gruppi ed i singoli, e un eccessivo affollamento oltre ad avere un'impatto negativo sull'ambiente limita la possibilità di vivere esperienze gratificanti.
Nel dettaglio
La prima sezione del modulo richiede alcuni dati relativi al gruppo, tipo (Noviziato, Clan ...), la regione di provenienza.
La seconda sezione del modulo richiede i dati del richiedente e del capo, inclusi numero di telefono e indirizzo di posta elettronica.
Segue la sezione relativa alla data ed alla base scelta in caso di uscita (per le routes vedi di seguito). Molto importante è il numero stimato di presenze, sulla base delle presenze e delle soglie di capienza possiamo accogliere un gruppo medio / grande oppure anche due gruppi più piccoli - chiediamo di essere il più possibile precisi su questo dato.
In caso di route la data è da intendere come la prima data di pernottamento.
Segue il campo note, libero.
In caso di route verrà chiesto anche il percorso, con tutti i punti tappa di pernottamento inclusi quelli al di fuori della val Codera o non gestiti dai custodi (fino a 10, se prevedete di più contattateci). Troverete i principali punti di pernottamento della valle e delle zone vicine.
All'atto di invio riceverete una pagina di riepilogo. Contestualmente sarà generata una mail automatica con questo riepilogo, che sarà spedita al richiedente, al capo ed al gruppo di custodi che gestiranno la prenotazione. Questa mail innesca il processo di verifica e sarà il veicolo tramite il quale i custodi vi contatteranno. Potete usare la stessa mail per aggiungere dettagli che ritenete utili, chiedere informazioni o allegare documenti o immagini.
Solo al termine del processo di verifica l'uscita o la route saranno approvate, in genere per le uscite bastano pochi giorni mentre per le routes potrebbero essere necessarie alcune settimane per terminare il processo di conciliazione tra le varie esigenze.
In montagna si parte presto, e non si fanno che poche soste. Questo non è per spirito di penitenza, ma perché un margine ampio di tempo per arrivare è fattore di sicurezza, perché alla mattina fa meno caldo, e perché in un regime di alta pressione stabile normalmente il tempo è sereno al mattino e le precipitazioni avvengono nel pomeriggio. Per questi motivi, oltre alle raccomandazioni sulla dieta date al capitolo “Mangiare e amare”, a mezzogiorno non ci si ferma a cucinare manicaretti. Avvisare del proprio itinerario, rispettare i tempi e comunicarli, non è solo buona educazione, può diventare vitale. Non ci si divide, non si lascia indietro nessuno.
Se le possibilità di rifornirsi di acqua possono essere limitate (mi raccomando la borraccia), per l'acquisto del cibo possono diventare nulle: si studi accuratamente la cosa per essere totalmente autonomi. Questo vale a maggior ragione per medicinali e cerotti...
In una società perennemente connessa può sembrare strano che il telefonino non sempre e ovunque abbia campo: in montagna può succedere (e può anche essere una esperienza liberatoria).
Lo sforzo fisico in montagna richiede acclimatamento, è bene quindi prevederlo nella preparazione delle giornate. Soprattutto se si pensa di raggiungere quote elevate in poco tempo: attenzione il mal di montagna non è solo un mal di testa e senso di nausea passeggero, è un edema cerebrale. Una corretta preparazione imporrebbe anche di verificare la forma fisica di ognuno, e magari fare un po' di allenamento nei mesi precedenti. Mai fatto un'uscita provando a camminare in salita con uno zaino uguale a quello che porterete in route? siete giù di tono muscolare o 25 kg di cose inutili sono troppi? Ognuno valuti poi che handicap può essere non solo la disabilità, ma anche problemi anche temporanei di deambulazione, una recente rottura dei legamenti o una storta, le bolle ai piedi, soffrire di vertigini, asma, essere soggetti ad attacchi d'ansia, essere sovrappeso... Per questo è importante si calibrare attentamente l'itinerario, sia mettersi alla prova per tempo.
Infine, si faccia attenzione che la montagna è un ecosistema delicato, sia per gli aspetti naturali che per quelli umani. Anche se la presenza dell'uomo si percepisce meno che altrove, tutte le nostre montagne sono state “addomesticate” nel corso dei secoli (non pensiate che si formino da soli prati, castagneti, sentieri, etc.), e teniamo presente che le condizioni in cui le troviamo sono il frutto del lavoro di chi ci vive e fatica. Allora dovremo ricordare che quello che a noi sembra una foresta incontaminata è il salotto di casa per la signora che va a funghi, per il boscaiolo, per l'operaio forestale, per il malgaro, e quindi fare attenzione a non calpestare i prati da falciare, non lasciare tracce e cacche, riportare indietro la propria spazzatura, insomma non comportarsi come elefanti in un negozio di cristallerie o come i padroni del mondo. Garbo, stile, discrezione, saranno certamente apprezzati, come anche salutare chi si incontra (una delle cose più belle sui sentieri). Non escludiamo anche di fermarci a parlare con la gente del posto, a offrire un aiuto per spostare legna o per rastrellare un prato, un'ora persa di cammino sarà ripagata ampiamente!
Non diamo per scontato che ovunque si possano piantare le tende: quasi sempre è vietato, o bisogna accordarsi col proprietario o verificare da che altezza ci si può fermare per la notte, nei parchi è sempre proibito.
Per apprezzare meglio i posti che attraverseremo, perché non documentarsi prima anche sugli aspetti naturalistici, geologici, botanici, o sulle storie che i luoghi raccontano, la civiltà i personaggi, le vicende delle valli?
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Si prega sempre di indicare nella causale anche il gruppo.
Se siete passati dalle basi scout della val Codera avrete incontrato certamente un Custode.
I Custodi sono adulti scout che prestano il loro servizio per aprire le basi ed accogliere i gruppi scout. Forniscono informazioni logistiche e condividono informazioni storiche sull'avventura delle Aquile Randagie e il legame con la val Codera.
Ogni Custode è unico e porta il proprio vissuto in questa attività, ma tutti condividono l'impegno a mantenere vive ed arricchire le tracce scout in valle.
Chicco, Jacopo e Raoul ci raccontano un poco di questa attività nel filmato che segue (filmato YouTube).